venerdì 16 dicembre 2011

IL DESERTO

                    Quando un astronauta, dalla navicella spaziale guarda la Terra, gli appare come una meraviglia incomprensibile. Come può un pianeta, così enorme, stare nel vuoto? E noi, come possiamo stare attaccati e vivere in esso? Come è possibile che pur essendo enorme altro non è che un granello di sabbia nell’universo? Come può il nostro DNA, nel nostro sistema, simile a un granello di sabbia contenere tutte le informazioni del nostro essere?  E’ da pensare che, come il DNA porta tutte le informazioni del corpo umano, la Terra porta in se tutte le informazioni di Dio, ove il deserto sia l’archivio del processo creativo della terra. Resta da considerare che il deserto, specie quello sabbioso, è considerato d’essere una zona franca tra lo svolgersi della l’esistenza umana e la natura ma anche zona pura da invocare Dio. Esodo 5:1 ……. "Così dice l’Eterno, il DIO d’Israele: "Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto". Il deserto rappresenta l’uniformità della materia, ora immutabile nello spazio e nel tempo, ora in movenza. Esso fu luogo di ospitalità di Giovanni Battista, scelto da Dio, come luogo privo di contaminazione: “perché mi celebri una festa”. Esso è anche banco di prova per gli uomini, come lo fu per Mosè, come lo fu anche per Gesù, quando fu tentato da satana. Matteo 4:1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Il deserto assume anche significato sentimentale, quando nella vita ci siamo trovati in momenti difficili e abbiamo avuto la percezione di essere stati soli come nel deserto. La società ci scorreva intorno, ma nessuno ci ha dato beneficio di una parola o di uno sguardo. In questo deserto, tu ed io siamo stati levigati e modellati, è pieno di sabbia, come le vie del Signore che sono ancora infinite. Pensate che la sabbia del deserto somiglia alla neve, poiché non vi è un granello uguale all’altro, essi sono come gli uomini che popolano la Terra, sono come le anime che pur non uguali Dio li identifica uno per uno, mentre ci modella il cuore arido, come il deserto. Dal suo tocco di grazia dal nostro cuore ne uscirà una sorgente d’acqua viva tale da diventare una oasi nel deserto in questo mondo. Come insegna Gesù, che dobbiamo essere dei fari o sale della terra, dobbiamo anche essere delle oasi nel deserto di questo mondo in riguardo al conforto da dare ai deboli o da dare un bicchiere d’acqua agli assetati. Nella vita c’è sempre un tempo in cui l’uom passa attraverso il deserto, lo è stato per Abramo al fin di bene lo è stato anche per Mosè, che all’inizio fu di morte ma dopo risultò essere di vita, quando incontrò Dio. Il deserto lo è stato anche per Gesù e lo sarà anche per noi, perché, non c’è nessuna virtù, potere o ricchezza che ci possa dare una via migliore o premio più alto. Così ci ricordiamo: Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 

Pace e fede nel Signore.

Aforismi di g.d.

Il deserto: è un fondo di mare senz’acqua, appare come se fosse in attesa della pioggia, ma Dio lo farà fertile.

L’eco: L’eco delle nostre parole si perde nel deserto e restiamo soli, poiché nessuno ci ascolta ma Dio ci fa sentire la realtà della sua presenza.

Problema: se ci conformiamo al presente, perdiamo il passato, se ci confermiamo al passato perdiamo il presente. L’uomo deve guardare se stesso e la natura, il resto appartiene a Dio.

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