venerdì 25 ottobre 2024

IL MATRIMONIO OGGI

 


Sul matrimonio Paolo, consiglia una ristretta condizione che non è facilmente percorribile da tutti gli uomini, quella di non toccare donna ma se le condizioni di vita non siano propizi o se il desiderio è rilevante da condizionare la propria vita, allora, egli consiglia di prender donna per evitare la fornicazione. Aprendo la condizione del matrimonio, Paolo, detta la base inamovibile del rapporto dell’uomo e della donna divenuti marito e moglie. Per il principio dettato da Dio che uomo e donna adottino un rapporto di parità: 1 Corinzi 1:3 …il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie verso il marito.  Questo enunciato non inficia quello ordinato e decretato da Dio nella Genesi, per il quale, i desideri della donna dipendono da suo marito.  Genesi 3:16 …i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te. Che differenza di significato vi sarebbe tra la prima condizione e la seconda? Nella prima si parla di ciò che è dovuto tra le parti in termini di obblighi materiali e di diritti morali e, su quest’ultimi, rispetto, dignità, orgoglio dell’uomo di avere una moglie, tutela e responsabilità di buon padre di famiglia devono essere rispettati. Sulla prima condizione espressamente è scritto: 1 Corinzi 1:7 La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie. Questo potere trasversale è la condizione inamovibile che l’uno ha libertà sul corpo dell'altro per formare un solo corpo che corrisponde al principio del matrimonio dettato da Dio nella Genesi. In effetti, non solo si uniforma la libertà materiale tra la coppia ma anche il carattere e gli ideali si assuefanno l’uno all’altro, come il calore di un corpo si trasmette ad un altro. Ecco che, pur che i corpi di marito e moglie sono separati essi sono uniti nello spirito. È una unione che non si vede eppure si sente nei casi quando l’uno coniuge non può stare senza l’altro o quando uno tutela l’altro in qualsiasi situazione. In riguardo all’accoppiamento, raccomanda di non privarsi l'uno dell'altro se non di comune accordo per un tempo, per dedicarsi alla preghiera ma che si torni insieme per non dare agio a satana che ci tenti a motivo della nostra incontinenza. Di per sé, Paolo, riesce a mantenersi nello stato singolo ma considera che gli altri difficilmente lo possano fare. Per questo, ognuno avendo ricevuto il proprio dono da Dio, faccia secondo il sentire del timore di Dio. Come si fa a decidere se non si sente il suggerimento della scelta? Il volere di Dio non è raggiungibile se l’uomo o la donna sono attaccati al materiale e agli usi volgari dell’esistenza ma se si ha un timore di Dio tutto procederà automatico, perché senza che ce ne accorgiamo Dio ci guiderà. Oggi il matrimonio, tuttavia, non ha più valore né materiale né spirituale, poiché, si sono persi quelle che sono le volontà di sottomissioni o il sacrificio di sopportazione. L’amore non fa più notizia nemmeno è più ritenuto sacro, la promessa è diventata solo una cerimonia di un giorno di piacere o di svago. L’introduzione del divorzio facile ha scompaginato la cultura del matrimonio e la sacralità della sua durata di tutta la vita. I pregiudizi, i contrasti e le correnti liberistiche si sono assuefatte alla corruzione, alla suscettibilità, al rispetto dell’ego che è diventato superbo e vanitoso perché la legge lo affianca fortemente con una tutela tout court. Il matrimonio viene deriso e deprezzato come tirannia possessiva di uno verso l’altro, gli occhi dei coniugi non stanno più fermi e il parlare è divenuto volgare da famigliarizzare con gli altri facilmente con istinti invadenti di volgarità carnale. Tutti i sentimenti si sono modificati concentrandosi sul corpo. Esso è diventato l’archetipo del desiderio sessuale in tutti i livelli, anche nelle chiese ove la donna ha preso dominio di privilegio e di attenzione, sostituendosi all’uomo immagine di Dio. Il matrimonio è stato sostituito con la convivenza che presto si è trasformata in bivacco offendendo e disprezzando il vincolo del matrimonio divinamente ordinato per una natura esistenziale di corretta civiltà.  Si è diventati meno degli animali ove in loro regna l’affetto e la responsabilità di crescere i propri figli e sono pronti a morire combattendo contro i predatori. Dio dice che è un Dio geloso, ma la gelosia è stata considerata dispregevole una mania oppressiva di dominanza cruenta e minacciosa.  Tutto ciò che è depravato è divento legittimo anche il parlare volgare ha preso piede in persone dove mai si avrebbe pensato che potesse essere pronunziato. Così, il matrimonio che doveva essere gioia di vita di coppia è divenuto indice di paura di andare verso un ignoto destino, essendo che, un possibile divorzio porterebbe rovina. Anche la prole innocente viene intaccata da questa devastante anomalia e molti si privano di generare e al limite della depravazione, alcuni li uccidono. È anche l’assassinio tra coppie è diventato possibile che accada. Non è questa la civiltà che i popoli si sarebbero aspettato, eppure, l’emancipazione, i diritti elargiti hanno sbilanciato la giustizia che è finita per promuovere più i vizi che tutelare la dignità.  Anche il giudicare non è imparziale i giudici si trovano in difficoltà di accontentare tutti e spesso una parte non rimane soddisfatta anche se ha vinto la causa. Nel matrimonio è subentrato il diritto di carriera che reclama una parte dopo alcuni anni di matrimonio. Questo è indice di divisione, di imposizione e di egoismo che a pagare sono spesso i figli o la parte che si trova a soccombere senza giusta causa. Così, essendo il matrimonio divenuto un intoppo tutti si danno al bivacco, all’avventura ma che alla fine degli anni si trovano soli e abbandonati da tutti. Il matrimonio, colonna di famiglia e di gioia è fallito perché la legge non è imparziale e perché continua a vedere i fatti e non valutare, alla stessa tregua, le motivazioni e, su queste, intervenire con la guida della persuasione, insegnando la sopportazione e il sacrificio che cade su tutti in questo mondo. 

Pace e fede nel Signore