mercoledì 1 febbraio 2017

COME GLI ANGELI

                    Il pensiero che dopo la morte si possa comunque esistere suscita più che gioia un senso di smarrimento, essendo che, una convinzione metafisica porta a ritenere che questo nostro stato corporale dopo la morte si riproduca in altro luogo in forma spirituale o secondo alcuni pensatori in forma sublimata sconosciuta. A precisare questo mistero, ci avvaliamo dei chiarimenti specificati da Gesù, riguardanti gli angeli e la loro esistenza. Alla domanda fattagli da alcuni discepoli e tra quelli di alcuni sadducei, con chi nel regno di Dio una donna sarebbe stata moglie, avendo avuto cinque mariti tra di loro fratelli, morti ciascuno dopo il matrimonio con la stessa donna, Gesù rispose: Matteo 22:30 Nella risurrezione, infatti, né si sposano né sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio. Prima di sforzarci a dare una risposta di come sono fatti gli angeli, consideriamo per primo, che tipo di corpo avevano i profeti saliti in cielo e apparsi sulla terra.  Elia e Mosè come si presentarono da angeli o con corpo terreno, essendo saliti in cielo e poi apparsi a Gesù sul monte della trasfigurazione? In riferimento a Samuele, quando salì dagli inferi, avvolto con il suo mantello, era in spirito o in corpo? Supponiamo che dal fatto che fosse avvolto da un mantello materiale poteva essere in corpo carnale o comunque sublimato, come viene chiamato da alcuni studiosi. Allo stesso modo, Elia e Mosè, sarebbero apparsi in corpo, essendo che nessuna evidenza di meraviglia fu espressa dagli apostoli, sulla loro persona, ma solo Gesù era luminoso. Da questa loro normalità corporale, si può ipotizzare che lo stato angelico non sia manifestato né per quelli del Vecchio Testamento né per quelli del Nuovo e neppure per il ladrone, quando Gesù gli disse che in quello stesso giorno, sarebbe stato con Lui in Paradiso. Suscita ancora interesse sapere che, gli angeli, chiamati figli di Dio nella Genesi capitolo sei, hanno posseduto le figlie degli uomini, per cui, quell’avvenimento di possesso, sembrerebbe contradire il detto di Gesù, che nel cielo saremo come angeli, che non procreano. Consideriamo, ora, Luca 20:36 essi, infatti, non possono più morire, perché sono come gli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. Se gli angeli detti figli di Dio, fossero come quelli della creazione che popolarono la terra con Lucifero, non sappiamo se essi fossero in grado di procreare o no. Se, invece, angeli figli di Dio, si riferiscano a quelli della resurrezione dell’ultimo giorno, allora, non procreeremmo, perché lo afferma Gesù, sarete come gli angeli del cielo. Per deduzione fantasiosa, potremmo pensare che, quando saremo angeli non procreeremmo, poiché, già abbiamo procreato sulla terra. Tuttavia, se gli angeli o figli di Dio, menzionati nel capitolo sei della Genesi, potevano procreare, noi dopo la resurrezione non lo potremmo più. Nascerebbe, allora, una disparità di potere tra gli angeli discesi che procreavano e noi futuri angeli dopo la resurrezione non procreeremmo. Il fatto che Dio, nel capitolo sei della Genesi fermò la possibilità che i figli di Dio potessero procreare con le figlie degli uomini, Dio interruppe il loro potere di fertilità per sempre. Da questo si deduce, che alla fine, tutti gli angeli primordiali compresi noi provenienti dalla resurrezione dell’ultimo giorno, nei cieli, non procreeremmo e quindi è conforme a quello che afferma Gesù. Questo ci porta a pensare che il Signore, alla fine, dei tempi ricomporrà il numero esatto della creazione degli angeli che si era preposto nel momento della creazione. Tutti saremo occupanti la stessa quantità progettata, puri ed eterni, come la sua volontà ha voluto che fossimo.

Pace e fede nel Signore

 

 

 

GLI ANGELI