giovedì 1 dicembre 2016

UNA DONNA BACIA I PIEDI DI GESU'



                  Luca 7:38 E stando a’ piedi di esso, di dietro, piangendo, prese a rigargli di lagrime i piedi, e li asciugava co’ capelli del suo capo; e gli baciava i piedi, e li ungeva con l’olio. Questi versi ci conducono a pensare che né i sacerdoti né il popolo e nemmeno gli apostoli capirono la missione salvifica di Gesù. Una donna meretrice, nonostante la moltitudine dei suoi peccati, trovatosi nelle vicinanze si avvicinò a Gesù, e con umiltà gli spalmò, mentre lacrimava, tutto il profumo che teneva in una bottiglietta. Spiritualmente, la sua anima, come profumo soave e i suoi baci come proprio pentimento, li pose ai piedi di Gesù.
Il suo comportamento, sebbene fosse silenzioso, attrasse, improvvisamente, l’attenzione di tutti i presenti e meravigliò lo stesso Gesù, che avendo visto svolgere, in anticipo, l’avvenimento della sua imbalsamazione, invece di mostrare riluttanza alla donna, ne fece una motivazione di cerimonia solenne da essere ricordata in perpetuo.
Quella donna fu alzata da Gesù agli onori divini, rendendola degna di perdono e di essere parte integrante del suo ministero della salvezza.  Essa mostra il portamento che deve avere l’uomo ai piedi di Gesù, che pur Egli stesso, avendo lavato i piedi ai suoi apostoli, essi, nel momento di bisogno non fecero altrettanto con Lui, anzi uno di loro, osò proporne di vendere la bottiglietta di profumo e con il ricavato disse di donarlo ai poveri. Ciò, non avrebbe risolto nulla, essendo che Gesù è, chi dona la vita, e quindi, bisognava assistere la fonte dell’acqua viva e non il canale.  Gli apostoli continuarono a non capire il significato, come Gesù abbia lavato loro i piedi e rotto il suo corpo e sparso il suo sangue.  Il suo, fu il comportamento del vero servitore che, da Re, mostrò agli uomini cosa è l’umiltà operata da un divino. La donna, con decisa volontà, si spogliò del valore del profumo e lo offri a Gesù, come patto d’amore e pentimento degli errori della sua vita, e con il suo silenzioso umile volto, mostrò la sua decisone di lasciare alle spalle le tenebre e le brutture della vanità e dell’illusione, decidendo di aderire con tutto il suo cuore alla fede in Gesù, fonte di ricchezza di vita e di gloria.
 Quella donna, oggi, rappresenta la chiesa che offre il profumo della fede e le lacrime dei suoi martiri, posti ai piedi di Gesù. Lei raffigura anche il popolo di Dio che lascia la mondanità, per intraprendere la via virtuosa di Dio, che è la sola ragione di vita e di prosperità in tutto l’universo. Essa, è diventata l’artefice della generosità e dell’amore, quando versò tutto il profumo nei piedi di Gesù e diede se stessa, consapevole e riconoscente del sacrificio di Cristo. Gesù la pone come la principale ospite della casa, più in alto del fariseo, che era il padrone.
Gesù, nel valutare il fariseo del suo portamento, ha giudicato il mondo di oggi, insensibile alla voce dello spirito, il solo, che apre alla fede in Dio.  Gesù con le poche parole dette specificò quanto straziante sarebbe stato il suo prossimo sacrificio sulla croce e nello stesso, rivelò l’insensibilità di quelli che si avrebbero creduti, seguaci di Dio. Così, quella donna mostrò, con le sue lacrime il dolore dei cristiani di oggi, e la fede della chiesa martoriata, per amore di Cristo. 
Pace e fede nel Signore