sabato 1 ottobre 2016

LA LAMPANA



Apocalisse 22:5 E quivi non sarà notte alcuna; e non avranno bisogno di lampana, né di luce di sole; perciocché il Signore Iddio li illuminerà, ed essi regneranno ne’ secoli de’ secoli.
Se la lampana del Regno di Dio, è Dio e quella della terra è il sole, come possiamo comprendere il processo produttivo della luce, se da essa fuoriesce una realtà mancante di luce? Ovvero, come ha potuto, Dio, essendo Luce, creare l’universo e i pianeti mancanti di luce e lo stesso sole, che è la settima parte della luce di Dio e quindi, la sua ombra? La Luce produrrebbe una realtà mancante della sua stessa sostanza? E se è sì. Il processo del creato, non contrasterebbe la natura di Dio, essendo che Egli abbia creato l’uomo a sua immagine che nella sua fase produttiva, concepisce un suo simile? Come dire luce, produce luce. Il creato di luce e tenebre, dimostrerebbe una deficienza o una volontà di scelta di Dio?  Se è una scelta, è possibile trovare i motivi per cui Dio abbia deciso in questo modo?  
Isaia 45: 6,7 Io sono il Signore, e non ve n’è alcun altro,  che formo la luce, e creo le tenebre; che fo la pace, e creo il male. Io sono il Signore, che fo tutte queste cose.
Conoscendo la natura di Dio, attraverso la conoscenza delle Sacre Scritture, viene da immaginare che Dio, in effetti, non è luce come sorgente di un’identità non identificabile ma è persona Spirito, Egli contiene in se, tutte le realtà dell’eterno processo di vita, nella quale persona, la luce è un suo elemento caratteristico. Matteo 6:22 La lampana del corpo è l’occhio; se dunque l’occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato.
Se l’occhio rappresenta la lampana dell’uomo ed è la luce che illumina il corpo, la Luce di Dio rappresenterebbe il suo occhio che guarda e guida tutto il creato. Giovanni 9:5  Mentre io son nel mondo, io son la luce del mondo. Bene dice Gesù, che è la luce del mondo, poiché rafforza il significato che la luce di Dio è il suo occhio che illumina il creato e su l’uomo è sapienza divina, superiore alla totalità dell’intelligenza umana.
L’uomo con la lampana, che è il suo occhio, deve guidare la sua persona verso la sorgente della Luce, cioè verso l’incontro personale con Dio, che è Luce che illumina il creato e sapienza che lo governa. Infatti, tutti i corpi celesti che sono in esso, essi si muovono secondo il suo comando. L’occhio dell’uomo non sarà cieco né confuso se nel cammino della sua esistenza avrà come obiettivo, il seguire la Luce della stella del mattino, cioè Gesù. A sua volta, egli sarà luce per gli uomini che non conoscono Dio e sarà come un faro che illumina il luogo di salvezza, essendo anch’egli, sale della terra.
Per conseguenza sarà baluardo di fede in un mondo che per volontà propria, ha scelto la via cieca e senza valori, tralasciando di riconoscere il Creatore benedetto in eterno. Se vogliamo confermare che i nostri occhi siano la lampana del nostro corpo, non possiamo non comprendere questo insegnamento che ci apre la via del divino e dell’eterno splendore, ove Dio è Luce, Sapienza e Amore.
Pace del Signore.

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