giovedì 1 settembre 2016

I DUE VASI



L’uomo regna sulla materia o entrambi sono la stessa cosa? Dal fatto che egli è riuscito a modificare le particelle di un atomo, condurrebbe a pensare che possa egli controllare la metamorfosi della materia, dall’altro lato ci accorgiamo che difronte le avversità della natura, pestilenze, terremoti o uragani, egli non abbia il che minimo di controllo. Chiaro è che, se l’uomo è materia, farebbe parte di essa e se ha potere di modificarla, sarebbe egli la parte superiore di essa, che in virtù di un cervello che tende all’infinito, egli possa arrivare a controllarla, ma mai a possederla.
Se con il suono delle trombe, Dio ha fatto sprofondare i muri di Gerico o al solo suo comando calmare il mare, Egli possiede la materia e tutta la complessa natura che la contiene. Possederebbe anche la parte superiore della materia che è la mente umana, con la quale Dio opera per modellare l’uomo. Giusto è allora, il riferimento della Sacra Scrittura, quando dice che Dio è come il vasellaio e l’uomo, l’argilla.
Romani 9:21 Non ha il vasaio autorità sull’argilla, per fare di una stessa pasta un vaso ad onore e un altro a disonore. Dio è padrone della materia, essendo Egli stesso fuori di essa, perché Egli è Spirito. L’uomo è solo materia e sta dentro di essa pur avendo la facoltà di modificarla. Fin dove arriva la sua capacità di modifica? Egli stesso non lo sa, poiché la sua natura è legata a canoni divini, essendo egli un loro surrogato. Per operare, l’uomo, ha bisogno di essere rinvigorito dallo spirito, il quale è collegato a Dio.
Avendo Dio modellato, dalla materia, un vaso a onore e uno a disonore, Egli ha concesso all’uomo facoltà, come superiore stato di materia, di scegliere il vaso a onore. Per questo motivo, Dio ha dato a Gesù, essendo la Parola, mandato di istruire l’uomo dell’esistenza divina, e ora, di essere sensibile al Consolatore che lo insegna a conoscere il pensiero di Dio.
Si apre, così, un rapporto spirituale, ove l’uomo fuoriuscendo dal suo stato di materia, comincia a vedere il mondo divino come realtà superiore. Scegliendo il vaso a onore, l’uomo, non solo conoscerà il Creatore e Padrone della materia, ma avrà la possibilità di essere trasformato, come fa il vasellaio con la creta, dal suo stato a quello di vaso a onore, gradevole a Dio. 
2 Corinzi 6:16  ………….Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.
Non è poca cosa, ricevere questa trasformazione, poiché l’uomo, già immerso nell’oscurità delle tenebre, sarebbe portato, come Dio fece con Adamo nel Giardino di Eden, nel Regno divino, dove la luce di Dio lo illuminerà di sapienza e di vita eterna.
I due vasi coincidono con la struttura dell’albero della conoscenza del bene e del male, in cui l’uomo con il suo libero arbitrio può scegliere, senza nessuna imposizione, la via della vita.
Pace e fede nel Signore