L’uomo regna sulla materia o
entrambi sono la stessa cosa? Dal fatto che egli è riuscito a modificare le
particelle di un atomo, condurrebbe a pensare che possa egli controllare la
metamorfosi della materia, dall’altro lato ci accorgiamo che difronte le
avversità della natura, pestilenze, terremoti o uragani, egli non abbia il che
minimo di controllo. Chiaro è che, se l’uomo è materia, farebbe parte di essa e
se ha potere di modificarla, sarebbe egli la parte superiore di essa, che in
virtù di un cervello che tende all’infinito, egli possa arrivare a controllarla,
ma mai a possederla.
Se con il suono delle trombe, Dio
ha fatto sprofondare i muri di Gerico o al solo suo comando calmare il mare, Egli
possiede la materia e tutta la complessa natura che la contiene. Possederebbe
anche la parte superiore della materia che è la mente umana, con la quale Dio
opera per modellare l’uomo. Giusto è allora, il riferimento della Sacra
Scrittura, quando dice che Dio è come il vasellaio e l’uomo, l’argilla.
Romani 9:21 Non ha il vasaio autorità sull’argilla, per fare di una stessa pasta un
vaso ad onore e un altro a disonore. Dio è padrone della materia, essendo
Egli stesso fuori di essa, perché Egli è Spirito. L’uomo è solo materia e sta
dentro di essa pur avendo la facoltà di modificarla. Fin dove arriva la sua
capacità di modifica? Egli stesso non lo sa, poiché la sua natura è legata a
canoni divini, essendo egli un loro surrogato. Per operare, l’uomo, ha bisogno
di essere rinvigorito dallo spirito, il quale è collegato a Dio.
Avendo Dio modellato, dalla
materia, un vaso a onore e uno a disonore, Egli ha concesso all’uomo facoltà,
come superiore stato di materia, di scegliere il vaso a onore. Per questo
motivo, Dio ha dato a Gesù, essendo la Parola, mandato di istruire l’uomo dell’esistenza
divina, e ora, di essere sensibile al Consolatore che lo insegna a conoscere il
pensiero di Dio.
Si apre, così, un rapporto
spirituale, ove l’uomo fuoriuscendo dal suo stato di materia, comincia a vedere
il mondo divino come realtà superiore. Scegliendo il vaso a onore, l’uomo, non
solo conoscerà il Creatore e Padrone della materia, ma avrà la possibilità di
essere trasformato, come fa il vasellaio con la creta, dal suo stato a quello
di vaso a onore, gradevole a Dio.
2 Corinzi 6:16 ………….Io
abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi
saranno il mio popolo.
Non è poca cosa, ricevere questa
trasformazione, poiché l’uomo, già immerso nell’oscurità delle tenebre, sarebbe
portato, come Dio fece con Adamo nel Giardino di Eden, nel Regno divino, dove
la luce di Dio lo illuminerà di sapienza e di vita eterna.
I
due vasi coincidono con la struttura dell’albero della conoscenza del bene e
del male, in cui l’uomo con il suo libero arbitrio può scegliere, senza nessuna
imposizione, la via della vita.
Pace
e fede nel Signore