Come
può suscitare tanta influenza il valore dell’oro? E’ perché è una risorsa scarsa o perché
biblicamente è considerato il metallo nobile per eccellenza. Nella nostra
esistenza risulta essere fonte di ricchezza e causa di morte. Tuttavia l’uomo
non si arrende dall’avidità di possederlo e persino di adoralo.
Matteo 23:17 Stolti
e ciechi! Perché, cosa è più grande, l’oro o il tempio che santifica l’oro?
Cosa
significa mai che il tempio santifica l’oro? Si trova esso nella media
posizione tra la santità e il peccato, oppure occupa la zona media dell’albero
della conoscenza del bene e del male? Il
fatto sta, che la differenza della posizione tra l’oro e il tempio è talmente
vicina a quella spirituale, che Gesù è costretto a porre all’uomo un interrogativo
serio, quello di discernere con obiettiva coscienza la loro posizione.
Questa
precisazione spinge la coscienza a esaminare la condizione del nostro rapporto
con Dio. Se fra Dio e noi c’è l’oro, allora per arrivare a Dio dobbiamo
eliminare l’oro, come pure è da scartare l’oro per valorizzare il tempio. Prima
di scartarlo però, dobbiamo conoscerlo, perché Gesù dice:
Apocalisse
3:18 Ti
consiglio di comperare da me dell’oro affinato col fuoco………
Ciò
vuol dire che l’oro terreno, essendo pericoloso, bisogna saperlo controllare e
non mai essere succubi del suo fascino. L’oro che Gesù ci offre, invece, è la
sua Parola, che è come oro affilato col fuoco dallo Spirito Santo ed ha valore
altissimo per il regno di Dio. Questa è la qualità spirituale, degna di grazia
e di benedizione elargita da Dio a chi acquista il suo oro affilato.
Matteo
23:16 Guai a voi, guide cieche! che dite: Se alcuno ha giurato per lo tempio,
non è nulla; ma se ha giurato per l’oro del tempio, è obbligato.
Se
l’oro con tutte le cose è stato creato da Dio, come possiamo dare gloria all’oro
che è materia che si distrugge e non lodare Iddio che l’ha formato? Sarebbe come considerare le stelle e non
apprezzare l’universo che li contiene. Saremmo più preoccupati del nostro corpo
e non dello spirito, che riveste il corpo. Così, non abbiamo concezione di che
cosa è venuto a fare Gesù sulla terra e nemmeno cosa sia la salvezza o cosa sia
l’eternità. La nostra visione sarebbe proiettata solo verso il basso senza
considerare il cielo.
Ci è stata data
da Dio la facoltà di ammirare il cielo come opera delle sue mani, ma noi
guardiamo l’oro della terra come eterno bene.
Se non abbiamo la capacità di distinguere ciò che è oro e ciò che è vita,
Gesù che è “Vita” non sta in noi e il tempio è sacrificato dall’oro e l’oro
sacrificherà noi. Amiamo, allora, solo
Gesù e non l’oro o le ricchezze, perché Egli ci insegna a contentarci del
giusto, perché esso lo troveremo sempre, anche nell’aldilà.
Pace e fede nel
Signore
Dr. Giuseppe Drago
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