sabato 1 febbraio 2014

IL CONTRACCAMBIO



Se, tra tutte le cose visibili, in un’ottica etero coesa della materia, non si contrastassero gli elementi della loro composizione strutturale, non vi sarebbe equilibrio, né la natura potrebbe persistere nello stato funzionale. Così non potrebbe esserci un medio clima nella terra se l’alta temperatura del sole non venisse contraccambiata da quella più fredda locata a distanza. Il contraccambio, quindi, si suppone che sia la bilancia dell’universo.



Riferendoci al delitto perpetrato ai danni di un familiare, la legge della natura dell’uomo imponeva un’azione uguale e contraria con la vendetta che, nell’antico Testamento, veniva formulata come “occhio per occhio e dente per dente”.  Questa legge antica marcava  questo contraccambio che più volte ha evocato nel corso degli avvenimenti il carattere della sacralità, e si riteneva che la vendetta del familiare ucciso preservasse dalla sofferenza i suoi cari.

Luca 14:12  Or egli disse a colui che l’aveva invitato: Quando tu farai un desinare, o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i tuoi vicini ricchi; che talora essi a vicenda non t’invitino, e ti sia reso il contraccambio.

Questo contraccambio, in cui i favori si uguagliano, si discosta dal modello richiesto da Dio. Perché, se le benignità si equiparassero nel dare e nel ricevere, dove starebbe  la “carità”?.  Perché solo nel far desinare qualcuno che non può ricambiarci, si esplica la presenza del seme dell’amore, altrimenti le azioni si annullerebbero e non si potrebbe attribuire il credito di chi sia più caritatevole, virtù fortemente richiesta dal Signore. 



Luca 14:14  E sarai beato; perciocché essi non hanno il modo di rendertene il contraccambio; ma la retribuzione te ne sarà resa nella risurrezioni dei giusti.

Il beneficio del contraccambio dell’atto caritatevole, in accordo all’insegnamento di Dio, è solo differito nel tempo. Ed ecco che viene in gioco la “fede”, la quale ci muove ad offrire generosamente un bene al prossimo bisognoso, sapendo di non ricevere un immediato contraccambio, ma un premio rinviato, non umanamente compreso, perché divino.  

Conosciuta la virtù della carità e la sua funzione, non è del tutto conveniente discordarci da essa, copiando usi modani che non offrono altro che illusione, ma apprezzare, invece, l’evento del contraccambio offerto da Dio, il quale è il solo che contiene la realtà della ricompensa della vita, immune da ogni inganno.       

Matteo 24:12  E perciocché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà.

Perché negli ultimi tempi, più ci invade la corruzione più è forte la grazia di Dio a liberarci. Solo a condizione che la nostra fede sia salda nel Signore e che il nostro cuore sia rivolto solo a Lui.

Abbiamo allora un compito, quello di perseverare contrastando coloro che ci tirano verso la concupiscenza, mentre noi li tiriamo verso la virtù di Dio.

Pace e fede nel Signore  
Dr.Giuseppe Drago