domenica 15 gennaio 2012

IL BELLO E IL BUONO



Un filosofo greco disse: “La cosa bella è bella per il bello” e si fermò. S’è così, a quest’affermazione possiamo aggiungere che la cosa bruta è brutta per il brutto. Nell’esistenza umana vengono allora a coesistere il bello e il brutto. Questi due valori debbano essere bilanciati come il bene e il male dell’albero della conoscenza. Cioè, l’uomo non può giudicare con maggiore tolleranza verso il bello perché favorirebbe l’invasione del brutto nella sfera del bello, così viceversa. Se oggi, la società dicesse: “Va bene, tanto tutto è bello se non c’è malizia”. Ecco che il brutto entrando nella sfera del bello creerebbe scompenso di rettitudine e produrrebbe corruzione. Oggi, però, il bilanciamento, di cui, alludiamo è impazzito, perché non si sa più ciò che è bello e ciò che è brutto.   Matteo 20:15 Non mi è forse lecito fare del mio ciò che voglio? O il tuo occhio è cattivo, perché io sono buono? Qui, il verso delle Sacre Scritture, enfatizza il brutto a discapito del bello. Alla critica del giudizio di Gesù, nel ricompensare in modo diverso, è stato valutato dall’uomo con maggiore favore per il brutto, lasciando incrementare la sfera del brutto in quella del bello. Cioè, il brutto ha giudicato brutto il bello e con questo il brutto ha acquistato più spazio facendo diminuire l’area del bello. A questo squilibrio di valori, nel nostro caso, del brutto sul bello, Gesù richiama l’interlocutore dicendo: “…il tuo occhio è cattivo, perché io sono buono?" Con questo richiamo, nel far capire che il brutto non deve invadere il buono, ricordiamo che Dio disse in 2 Pietro 3:13 Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia. E’ facile capire, allora, che nel nuovo luogo regna la giustizia e quindi, tutto è buono e, se tutto è buono è anche tutto bello e non ci sarà il brutto e l’uomo non dovrà più bilanciare il bello e il brutto o il male e il bene, poiché ogni cosa sarà buona. Ecco che la fatica che tu ed io proviamo in questo mondo per mantenere questo bilancio, nel nuovo mondo ne saremo sciolti da questo problema. Isaia 65:17 "Poiché ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra, e le cose di prima non si ricorderanno più e non verranno più in mente. Non verrà più in mente questa tensione di lotta contro il peccato che ci sballotta ora da un a parte ora dall’altra, rendendoci incapaci di glorificare Dio, degno di lode e di ringraziamento per averci creato per rappresentarlo sulla terra come conviene e che potessimo godere del luogo santo ed eterno dei cieli. Questo implica che il libero arbitrio dell’uomo non si riferisce solo a quello di fare ciò che si vuole, come se fossimo in una giungla, ma nel professare la vita cristiana, abbiamo un obbligo-dovere di ottemperare gli insegnamenti di Dio, tramite l’esempio del suo Figliolo Gesù che ha volontariamente sacrificato se stesso per salvare te e me, creature create con le mani di Dio stesso e non negoziati come prodotto di scambio per accontentare il nemico.
Pace e fede nel Signore. 


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